martedì 19 maggio 2015

I fascisti nel consiglio comunale di Bolzano | commento

(pdf) Le elezioni comunali di Bolzano confermano la direzione in cui soffiava il vento negli ultimi tempi. La campagna a base di paranoia e sensazionalismo preparata dall'Alto Adige e da altri pseudo-giornalisti che da mesi dipingono Bolzano come un sobborgo di Città del Messico ha sortito qualche effetto.
La Lega Nord ha fatto un risultato per Bolzano senza precedenti: 5 consiglieri eletti. Raccolgono i risultati di una campagna trainata dall'arrivo di Salvini in piazza Matteotti, dove abbiamo potuto vedere come l'alleanza nazionale fra fascisti di CasaPound e leghisti sia un dato politico confermato anche a Bolzano.
Il dandy- nerd leghista Carlo Vettori, sconosciuto alla politica ed in città fino all'altro ieri ha incassato l'11% dei voti. La paura è un ottimo modo per un guadagno politico in termini elettorali, e i leghisti sono stati i più abili a specularci sopra.
Un altro movimento politico che ha costruito la sua campagna elettorale interamente sulla paura è quello dei fascisti di CasaPound. Come detto prima, la realtà si può inventare, e non c'è nulla di più semplice che spaventare le persone. Poche cose come la paura sono un capitale politico per fruttare guadagno e voti. In questo modo a Bolzano hanno preso il 2,4% riuscendo ad eleggere un consigliere comunale.

domenica 10 maggio 2015

SALVINI e i FASCISTI di CasaPound a Bolzano - Commento

Martedì 5 maggio alle 18 il leader della Lega Nord Matteo Salvini viene a Bolzano per tenere un comizio elettorale a sostegno del candidato sindaco leghista Carlo Vettori. Il comizio si tiene in piazza Matteotti, il cuore dei quartieri popolari di Bolzano.
Bolzano e l'Alto Adige sono luoghi in cui la Lega Nord non è mai riuscita a radicarsi. Non è mai riuscita per la particolare situazione storico-politica della provincia e perchè qui un'ampia autonomia esiste già dal 1972, quando è stato approvato il secondo pacchetto di autonomia. Quindi l'unico argomento cui la Lega può affidarsi per macinare consenso rimane la lotta contro l'immigrazione, contro i Rom e contro i centri di accoglienza per i profughi.
Da svariati mesi infatti la linea del Brennero è un luogo di passaggio per migliaia di profughi provenienti dal corno d'Africa, dalla Siria e da altri luoghi devastati da guerre e miseria. L'Alto Adige è appunto un luogo di passaggio, visto che quasi tutti questi profughi sono diretti verso il nord Europa. Pattuglie di poliziotti austriaci, tedeschi e italiani controllano i treni diretti a Monaco in cerca di immigrati “irregolari” o profughi e li buttano giù dal treno. Quando fu discussa l'idea di creare al Brennero uno spazio di accoglienza per i profughi tutta la destra razzista e fascista ha fatto manifestazioni al confine austriaco per opporsi a questa eventualità. In questo video del 14 novembre 2014 si può già vedere come anche qui la saldatura politica fra la Lega guidata da Maurizio Fugatti e la destra fascista di CasaPound sia una realtà anche qui in Provincia già da qualche tempo.


Piazza Matteotti era piena per svariati motivi. La gente era lì per il fenomeno mediatico Matteo Salvini, che da mesi appare quotidianamente in tutti i talk show politici televisivi, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Molti erano i curiosi, sicuramente la maggioranza erano sostenitori. Ripete come un automa i soliti ritornelli. Discorsi semplici, elementari, non verificabili, spesso palesemente falsi che lisciano il pelo agli istinti più bassi delle persone. La sua retorica tutta incentrata sulla paura del diverso, dello straniero, del clandestino, delle presunte malattie che gli immigrati portano aizza gli istinti più beceri, la gente applaude.
Nel suo comizio ha esordito dicendo che Bolzano gli sembrava Beirut, dimostrando di non avere la più pallida idea di che tipo di città sia la capitale libanese.

LA FACCIA COME IL CULO

La storia era un palinsesto che poteva essere raschiato e riscritto tutte le volte che si voleva.” Orwell 1984

Salvini è il leader politico di un partito che è stato quasi sempre al potere negli ultimi 20 anni. Un partito politico, la Lega Nord che ha portato l'Italia in una situazione di guerra permanente, approvando le invasioni dell'Afghanistan nel 2001, dell'Iraq nel 2003 e appoggiando il bombardamento della Libia nel 2011.
Guerre che hanno destabilizzato pesantemente un intera area geografica, creando le condizioni ideali per l'esodo di popolazioni a cui oggi stiamo assistendo sull'isola di Lampedusa e vicino a casa nostra, qui a Bolzano e al Brennero.
Salvini parla come se non avesse nessuna responsabilità. Come se il suo partito non avesse svolto alcun ruolo nella situazione che ad oggi si è venuta a creare. Nel cittadino medio la memoria storica è ridotta a quello che si è mangiato a pranzo, figurarsi ricordare chi ha votato le guerre o chi ha approvato leggi come la Bossi-Fini. I discorsi sull'immigrazione, sui profughi e sugli zingari accendono gli animi come pochi altri e lasciano ampio spazio all'irrazionalità, all'impulsività, ai pregiudizi.
E' difficile contrastare un discorso irrazionale con argomentazioni razionali, è difficile contrastare la paura con la ragione. E Salvini, insieme ai suoi tirapiedi fascisti lo sa bene.
Salvini si pone come “uomo nuovo”, anche se fa parte di un partito che ha avuto numerosi casi di corruzione e ruberie varie. La sua ascesa è stata possibile soltanto grazie all'incredibile visibilità mediatica che gli è stata riservata dai media e alla loro compiacenza ed assenza di critica. Ma sbaglieremmo nel pensare che quello che dice non viene condiviso da ampi strati popolari della società. Da questo punto dobbiamo partire per combatterlo.

GIORNALISTI E GIORNALAI

I giornali e i giornalai che scrivono su quotidiani locali come l'Alto Adige non aiutano di certo e da mesi portano avanti una campagna sensazionalistica su degrado, immigrazione e criminalità dipingendo Bolzano come uno dei peggiori barrios di Caracas, o come una città piena di bidonvilles tipo Calcutta. La paura si può creare ad arte intorno al tavolo di una redazione, bastano un paio di giornalisti disonesti e con voglia di fare carriera e la realtà all'occorrenza si può inventare, diffondendo paranoia e sensazione d'insicurezza.
Non solo giornali ufficiali come l'Alto Adige (gruppo Repubblica-espresso) ma anche schifezze online di finti giornalisti come “Il giorno dell'Alto Adige” http://ilgiornoaltoadige.it/ sono funzionali a dare una sembianza di serietà alle menzogne razziste propagandate dalla politica.
Inutile dire che per i giornalisti locali la memoria a lungo termine non funziona, e nemmeno quella a breve. Per cui inutile sperare in loro per un analisi più approfondita di quello che succede in città.

I FATTI di Piazza Matteotti

Durante il comizio del razzista Salvini un gruppo di circa 30 persone molto variegato si avvicina alla piazza per contestare il ciarlatano di turno. Una contestazione ironica verso chi fa propaganda politica sulla morte e sulla pelle degli ultimi del pianeta. Una contestazione tranquilla verso chi fa parte di un partito che ha portato l'Italia in guerra e in chi è complice dell'istituzione dei CIE e di leggi infami come la Bossi-Fini o la Fini-Giovanardi. Una contestazione contro chi è da sempre forte con i deboli e zerbino con i prepotenti.
Insomma, 30 persone si avvicinano alla piazza con cartelli, fischietti e slogan. Vengono notati da alcuni fascisti di CasaPound che erano in piazza. Alcuni militanti di CasaPound, candidati al consiglio comunale di Bolzano, tentano di aggredire fisicamente i contestatori.
Ecco qui i video in cui si possono vedere in azione.

Video girato dal giornale Alto Adige:

Questo è un video girato dal quotidiano locale Tageszeitung che ha intitolato il video in modo appropriato:”i picchiatori di Salvini”.
http://www.tageszeitung.it/2015/05/05/salvinis-schlaeger/

Lega e Casapound BZ con Spagnoli e "saluto romano"