mercoledì 13 novembre 2013

Unitalias Faschisten und die "convivenza"

Die Beiträge auf dem Facebook Profil des Unitalia Mitglieds "Daniele Dante" aus Bozen machen uns klar wie tief der Faschismus und die Feindseligkeit gegenüber der deutschsprachigen Bevölkerung bei manchen noch verwurzelt ist:



Dante kandidierte für Unitalia

auf dem Bild ist Eva Klotz zu sehen, darüber die geschmacklose Aussage: "wann bringst du dich um?"

Verherrlichung des Faschismus: "Wo ist euer scheiß Denkmal - unter unserem - weil wir den Krieg gewonnen haben, scheiß Deutsche"

Wahlergebnis: Fail

domenica 10 novembre 2013

Clean up your neighborhood - sticker



Manifestazione antifascista a Trento

Zeitungsartikel der Zett
Am gestrigen Samstag haben mehrere antifaschistische Gruppen in Trient gegen die Eröffnung von Casapound demonstriert. Die Antifa Meran war mit einer Gruppe von Aktivisten dabei.




Non c’è spazio per Casapound a Trento. Sabato, nella città medaglia d’oro alla Resistenza, tre cortei sono scesi in piazza per dire no all’apertura della sede dei ‘’fascisti del terzo millennio’’.

La mobilitazione è iniziata già la mattina con un presidio in piazza Pasi da parte del Coordinamento antifascista trentino, formato da associazioni culturali e politiche cittadine, come Anpi, Arci e Cgil. La determinazione maggiore nel voler cacciare i fascisti dalla città arriva però dagli anarchici, i quali si raggruppano intorno alle 11 in piazza Dante e conducono un corteo non autorizzato, puntando verso la sede di estrema destra, posta in via Marighetto.

Importante ricordare il ruolo da partigiana di Ancilla Marighetto detta “Ora’’ nella Resistenza trentina, uccisa il 19 febbraio 1945, la quale ora si trova una sede fascista nella via a lei dedicata.

Raggiunto un cordone di polizia anti-sommossa in difesa della sede, il corteo degli anarchici ha optato per un presidio in via Degasperi, a circa 500m dalla celere. Verso le 16 è arrivato anche l’ultimo corteo, quello organizzato da CSO Bruno, partito verso le 14.30 sempre dal centro città. Giungono notizie di una 50ina di fascisti rintanati nella loro sede, mentre un imponente numero di poliziotti la presidia. Il ricompattato corteo antifascista, con in testa gli anarchici e dietro il Bruno, decide di avanzare fino a 10m dalla polizia. Quei metri che separano il presidio dalle file della celere sono carichi di tensione. Il cammino è accompagnato dal suono di una zampogna, la testa del corteo prepara i caschi e i bastoni e si compatta. Alla fine ci si ferma, non si vuole cercare lo scontro con la polizia. Si vuole invece urlare al quartiere che noi ci siamo, che la lotta contro il fascismo oggi è appena cominciata, che c’è convinzione nella nostra azione. Dopo alcuni interventi il corteo torna indietro verso il centro città, dove si conclude la giornata di mobilitazione. L’importante ora è continuare a proporre, a creare cultura, a tagliare le radici alla xenofobia, all’ignoranza, portate dal fascismo. Il quartiere deve essere aiutato (c’è già in corso una raccolta firme contro la sede aperta ieri) e non deve essere lasciato solo, bisogna fare attività, proporre un’alternativa concreta!

In conclusione si può dire riuscita la mobilitazione, nonostante la pioggia che ci ha accompagnati durante il giorno. Un dato molto importante e significativo è la partecipazione di ragazzi da molte città della regione (anche gli Antifa Merano), mostrando l’appoggio e vicinanza alla lotta al fascismo. Trento ancora una volta ha mostrato la sua parte migliore, la quale crede in principi fondamentali come l’antifascismo e la libertà.